Direct Listing: Cos’è?

Direct Listing

Nell’articolo di oggi introdurremo il processo del Direct Listing, ossia quotazione diretta.

Il direct listing rappresenta un metodo unico e innovativo per accedere ai mercati pubblici, più veloce e meno dispendioso rispetto alla tradizionale IPO.

In seguito alla quotazione in borsa di Spotify nel 2018, attraverso appunto il Direct Listing, la considerazione verso questa metodologia sta aumentando.

Infatti, ci sono numerose criticità da affrontare durante una quotazione in Borsa.

Sommario 

  • Il Direct Listing è una modalità di quotazione pubblica per le società, in alternativa ad un’offerta pubblica iniziale (IPO).
  • Attualmente, il NYSE (New York Stock Exchange) prevede dei requisiti specifici applicabili alle quotazioni dirette negli USA.
  • Il Direct Listing offre dei vantaggi importanti, sia agli investitori che all’azienda in questione. Tuttavia, presenta anche dei rischi.

Direct listing: definizione, requisiti, vantaggi e rischi 

Di seguito andremo a scoprire che cos’è precisamente il Direct Listing, e qual è in breve il processo di quotazione diretta. Inoltre, individueremo anche i vantaggi e i rischi nell’adottare questa nuovissima metodologia di accesso al mercato azionario.

Direct listing: definizione

Il Direct Listing è una modalità di quotazione pubblica per le società, in alternativa ad un’offerta pubblica iniziale (IPO).

Con la quotazione pubblica, l’azienda si trasforma da privata a pubblica, e può iniziare a vendere azioni sul mercato finanziario.

Il Direct Listing si differenzia dalle IPO in vari aspetti. In primis, troviamo l’assenza di intermediari. Questo rende la quotazione diretta in Borsa di una società meno costosa. In aggiunta, non si raccoglie nuovo capitale, e non si vendono nuove azioni. In poche parole, la quotazione diretta non mira a raccogliere nuovo capitale liquido. 

Inoltre, tutti possono accedere e commerciare le azioni quotate sul mercato. Il numero di azioni disponibili dipende esclusivamente dall’azienda quotata che le vende direttamente agli investitori interessati. Il prezzo viene completamente stabilito dal mercato.

Come anticipato, il tutto avviene senza l’intermediazione di banche o broker. Perciò, si tratta di un processo di quotazione molto più veloce e flessibile.

Requisiti per il Direct Listing

Attualmente, il NYSE (New York Stock Exchange) prevede dei requisiti specifici applicabili alle quotazioni dirette negli USA:

  • Il valore di mercato totale delle azioni della società interessata, detenute pubblicamente, deve essere di almeno 250 milioni di dollari
  • È necessario anche mantenere dei precisi standard finanziari. Per esempio, la società deve avere un reddito di almeno 10 milioni di dollari negli ultimi 3 anni fiscali.
  • Gli standard di distribuzione prevedono un ammontare di 1,1 milioni di azioni detenute pubblicamente, con prezzo di riferimento iniziale minimo di 4$.

Assieme ai principali, ce ne sono altri più dettagliati, che riguardano perlopiù i consulenti finanziari da interpellare e altre dinamiche interne.

Una volta soddisfatti i requisiti, l’azienda potrà dare inizio al processo di quotazione diretta.

Fasi del Direct Listing

Il Direct listing si articola in 3 fasi:

  • Fase di preparazione: nonché la registrazione delle azioni che la società quotata intende erogare. Questa è simile alla fase di quotazione con una IPO.
  • Fase precedente alla pubblicazione del titolo: fase in cui gli investitori interessati stabiliscono il prezzo che sarebbero disposti a pagare per possedere le azioni.
  • Fase di mercato: la società è soggetta alla regolamentazione applicata a tutte le società quotate in borsa.

Vantaggi e rischi del Direct Listing

Vantaggi della quotazione diretta di una societÀ 

Il Direct Listing offre dei vantaggi importanti, sia agli investitori che all’azienda in questione.

Innanzitutto, con la quotazione diretta tutti gli azionisti preesistenti hanno la possibilità di partecipare fin dal primo giorno dell’apertura al mercato azionario. Infatti, possono decidere di vendere le azioni detenute anche a prezzi di mercato piuttosto che al prezzo iniziale stabilito per una IPO.

Inoltre, è concessa la partecipazione ad un numero molto più elevato di azionisti. Nella IPO, invece, si include un numero esiguo di investitori.

Un altro vantaggio è dato dall’aumento di visibilità della società. Infatti, è un concetto nuovo nel mondo dei mercati finanziari, e dunque soggetto a molta attenzione mediatica.

Altro vantaggio della quotazione diretta, già anticipato prima, è la riduzione dei costi di sottoscrizione. Infatti, non vengono emesse nuove azioni, quindi non è necessario rivolgersi e dei sottoscrittori, come invece per le IPO.

Rischi della quotazione diretta 

Anche il Direct Listing presenta alcuni rischi.

Per esempio, non essendo presente la sottoscrizione di nuove azioni, non c’è alcun supporto o regolamentazione nella vendita di azioni. Quindi, non esiste alcun fondo di garanzia.

Inoltre, con l’aumento dei volumi di scambi e con un prezzo non definito fin da subito, la volatilità potrebbe essere molto alta.

Si potrebbe assistere a un aumento repentino del valore delle azioni detenute, ma anche ad un crollo vertiginoso. Dunque, non sono investimenti adatti per strategie di lungo termine.

Direct Listing – Conclusioni 

Ultimamente c’è stata molta attenzione mediatica sul Direct Listing, soprattutto dopo che aziende come CoinbaseSpotify Slack hanno deciso di intraprendere questa metodologia.

Oltre al NYSE, anche il NASDAQ si sta adoperando per permettere alle società di quotarsi in borsa attraverso questa metodologia.

Naturalmente, si tratta di una novità, nata da pochi anni. Tuttavia, nulla vieta alla quotazione diretta di acquisire popolarità anche fuori dagli USA nei prossimi anni.

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