Nell’articolo di oggi tratteremo un argomento molto importante per chi fa trading con le materie prime e con gli spread, il COT Report.
Infatti, il Commitment of Traders, conosciuto come COT Report, è uno strumento che può darci una grossa mano nell’operatività con gli spread.
Sommario
- Il Commitment of Traders (COT Report) è un rapporto di mercato che fornisce una ripartizione dell’interesse nei vari mercati dei futures.
- Le posizioni contenute nel COT Report sono caratterizzate da tre categorie di traders: Commercial, Non Commercial e Non Reportable.
- Per leggere al meglio il report è necessario monitorare la variazione delle posizioni nel tempo. In sostanza, bisogna indagare se i trader stanno aggiungendo o togliendo contratti nelle loro posizioni.
- Il COT Report fa parte dell’analisi fondamentale, perciò un segnale di inversione di trend non può essere considerato come un segnale tecnico.
Come fare trading con il COT Report
Dunque, cos’è il COT Report? A cosa serve?
Di seguito spiegheremo più nel dettaglio le caratteristiche principali. Inoltre, descriveremo la sua utilità, e come sfruttarlo al meglio nello spread trading con le materie prime.
COT Report: definizione
Il Commitment of Traders (COT Report) è un rapporto di mercato che fornisce una ripartizione dell’interesse nei vari mercati dei futures.
In poche parole, indica il numero di posizioni in essere, sufficientemente grandi, sui futures di diversi mercati.
Stiamo parlando di mercati su materie prime come bestiame, metalli, petrolio, ma anche altri strumenti finanziari.
Questo rapporto di mercato viene fornito settimanalmente, dalla Commodity Futures trading Commision (CFTC). Più precisamente, ogni venerdì alle ore 15:30.
Tuttavia, i dati cui fa riferimento il report risalgono alle operazioni dei trader risalenti al martedì precedente. Dunque, i dati forniti sono in ritardo di quasi 3 giorni.
Il primo rapporto fu pubblicato nel 1962, e copriva soltanto 13 commodity agricole. Dal 1995 sono incluse anche le partecipazioni in opzioni oltre ai futures.
Oggi puoi trovare e scaricare il COT report sul sito ufficiale del Commodity Futures Trading Commission, fornito qui di seguito:
Ripartizione del COT Report
Le posizioni contenute nel COT Report sono caratterizzate da tre categorie di traders, che descriveremo nel dettaglio qui di seguito.
- Commercial: chiamati anche “Hedgers”, sono i cosiddetti trader “commerciali”, e rappresentano la maggior parte delle posizioni, ovvero quelle più importanti. Utilizzano il mercato dei future per coprire le proprie posizioni nel mercato liquido
- Non Commercial: detti anche “Large Trader”. Sono composti solitamente da grandi speculatori, come banche o fondi di investimento. In poche parole, non acquistano/vendono con intenzione di assicurarsi la merce, bensì soltanto a scopo speculativo, per ottenere profitti.
- Non Reportable: i cosiddetti “Small trader”. Rappresentano tutti i trader non obbligati a segnalare le proprie posizioni. Anche queste sono posizioni speculative, ma di grandezza inferiore rispetto ai non commercial.
Naturalmente, il COT report evidenzia soltanto delle posizioni molto grandi. Per esempio, si segnalano posizioni con almeno 200 contratti di natural gas, oppure 200 contratti sul gold.
Di seguito andremo più nel dettaglio per ogni tipologia di trader considerata.
Come leggere e interpretare il COT Report
Nel report, per ogni tipologia di trader sono evidenziati i numeri delle posizioni long e short. Tuttavia, per leggere al meglio il report è necessario monitorare la variazione delle posizioni nel tempo.
Questa immagine rappresenta un esempio di una versione del COT Report risalente al 20 ottobre 2020. Come si può notare, per ogni tipologia di trader sono evidenziati i numeri delle posizioni long e short.
Tuttavia, per leggere al meglio il report è necessario monitorare la variazione delle posizioni nel tempo.
In sostanza, bisogna indagare se i trader stanno aggiungendo o togliendo contratti nelle loro posizioni. Dunque, farà sicuramente al caso nostro un grafico che indichi tutte le posizioni long e short dei trader nel tempo.
Leggere il COT report con Alpha4Charts
Con Alpha4Chart è possibile consultare il grafico del COT, che tiene conto del “net long”. In poche parole, per semplificare la lettura del grafico si considera la differenza tra posizioni long e short nel tempo.
Dunque, se le posizioni long sono maggiori rispetto a quelle short si otterrà un numero superiore allo 0. Viceversa, avremo un numero negativo.
L’immagine sottostante è un esempio di grafico che rappresenta il COT Report, più semplificato da interpretare rispetto all’immagine precedente. In questo caso, stiamo analizzando il report COT riguardante la carne di maiale (HE).
Ogni linea colorata rappresenta una categoria diversa di trader. Ogni grafico rappresenta il netto delle posizioni (net long) delle tre diverse categorie di trader.
Ciò che dobbiamo analizzare da questa immagine è se i trader delle varie categorie stanno aggiungendo o togliendo contratti nelle loro posizioni. naturalmente, Il tutto rapportato al tempo trascorso.
Posizioni più numerose: i commercial
Come anticipato prima, i commercial, anche detti hedgers, rappresentano la categoria più numerosa nel COT report. Questi sono i più informati sui prezzi reali della materia prima considerata, nonché anche sulle aspettative future di domanda e offerta.
Utilizzano i contratti future per proteggersi da eventuali crolli di mercato. In sostanza, utilizzano il mercato dei futures per coprirsi dalle proprie posizioni nel mercato fisico, non speculativo.
Anch’essi a loro volta si dividono in diverse categorie che elencheremo qui di seguito.
Venditori produttori di COMMODITY
Nel caso della carne di maiale, per chi la produce e la vende, è pericoloso un calo vertiginoso del prezzo.
In questo modo, i produttori entrano nel mercato finanziario con posizioni short. Dunque, l’esiguo profitto ottenuto dalla vendita fisica della carne verrà compensato dal cospicuo profitto ottenuto tramite le posizioni short.
La stessa cosa avviene nel caso in cui il prezzo della carne risulta essere sufficientemente alto. I commercial si coprono sempre con posizioni short.
Infatti, se il prezzo scende, i profitti meno corposi della vendita della merce fisica, vengono compensati dalle posizioni short.
Viceversa, se il prezzo continua a salire i grandissimi profitti dati dalla vendita fisica compensano la perdita delle posizioni short.
Compratori di materia prima
A questa categoria di commercial troviamo consumatori e le aziende dell’industria manifatturiera.
Facendo un esempio. Nel caso di un’azienda di trasporti, è pericoloso se il prezzo del petrolio dovesse salire alle stelle. Infatti, tale evento aumenterebbe le spese, riducendo i ricavi. Per ovviare a questo problema, i compratori accumulano posizioni long, per proteggersi dai prezzi in salita.
Se, invece, il prezzo della merce è sufficientemente basso, i commercial congelano i profitti tramite l’accumulo di posizioni sempre long.
Infatti, in caso di un prezzo in continua discesa, i profitti ottenuti dai ridotti costi della materia compenseranno le perdite delle posizioni long. Al contrario, se il prezzo dovesse aumentare, i ridotti profitti causati dall’aumento della materia prima saranno compensati dai profitti delle operazioni long.
Dunque, riassumendo il compito dei commercial, ogni operazione è studiata per controbilanciare il mercato fisico. Perciò, nessuna di queste ha scopo speculativo.
FARE Trading con il COT Report
Innanzitutto, per fare trading con il COT Report bisogna capire che esso fa parte dell’analisi fondamentale. Per questo motivo, un segnale di inversione di trend riportato nel COT non può essere considerato come un segnale tecnico. Tuttavia, questo report rappresenta un elemento aggiuntivo a supporto della nostra analisi del trend di un sottostante.
Per capire meglio il ruolo delle 3 categorie di trading, chiariamo bene il ruolo di ognuna.
I commercial sono gli esperti del proprio business, cioè coloro che sono preparati sul possibile trend della materia prima in questione. Essi tendono ad acquistare quando il mercato è in calo, e vendono quando invece è in salita. Dunque, spesso li troviamo nella direzione opposta al trend in atto.
Viceversa, i non commercial seguono tendenzialmente il trend in atto.
Perciò, può essere utile vedere dove si dirige ogni categoria, per decidere la posizione e il timing giusto per entrare a mercato.
Segnale di inversione di trend rialzista
Solitamente, in un trend rialzista, troviamo i non commercial con posizioni net long molto sostenute. I commercial invece saranno spesso perfettamente speculari con posizioni opposte.
In questo caso, dobbiamo osservare se i non commercial diminuiscono gradualmente le posizioni net long. In questo caso vuol dire che i fondi e le banche stanno man mano chiudendo le loro posizioni.
Inoltre, i commercial si trovano spesso con posizioni short durante un trend rialzista. Se si aspettano che il prezzo comincerà a scendere aumenteranno ancora di più le loro posizioni short.
Ciò significa che ci sarà un aumento dell’open interest, cioè un segnale che ci si avvicina verso un massimo di mercato.
Segnale di inversione di trend ribassista
Quando invece viene raggiunto il minimo di mercato, i commercial inizieranno ad abbandonare le posizioni short aperte precedentemente.
In questo modo si verifica una diminuzione dell’open interest, dovuta alla chiusura delle posizioni in essere.
Anche questo è un indizio del fatto che il trend ribassista in atto potrebbe interrompersi.
come fare trading con il COT Report – Conclusioni
Questa analisi deve essere coadiuvata dall’analisi tecnica, e implementata da un’accurata analisi fondamentale.
Per esempio, possiamo associare all’analisi del COT anche un segnale tecnico di divergenza dell’RSI, oppure dei volumi sul future considerato.
Non bisogna fare trading considerando soltanto il COT report, perché le variabili del mercato sono numerose.
Per concludere, abbiamo spiegato cos’è il COT Report, cosa indica e perché viene utilizzato dai traders. Abbiamo descritto le tre categorie di traders, e il loro ruolo all’interno del COT.
Sicuramente questo strumento è molto importante per un buon trading, soprattutto con le materie prime. Dunque, è necessario conoscerlo e saperlo utilizzare al meglio a nostro vantaggio.