Israele – Iran: come proteggere il portafoglio dalle conseguenze del conflitto? Ne parliamo in questo articolo scritto dal nostro Top Trader e Analista Paolo Zambarbieri.
Il conflitto tra Israele e Iran, iniziato ufficialmente il 13 giugno 2025, ha scosso profondamente i mercati finanziari globali, innescando una serie di reazioni immediate e preoccupazioni per le possibili ripercussioni economiche a lungo termine. In particolare abbiamo analizzato:
- Gli impatti sui mercati finanziari.
- Le reazioni internazionali.
- Scenari futuri e consigli su come proteggere il portafoglio dal conflitto.
Israele vs Iran: impatti sui mercati globali
Iniziamo con l’analizzare come hanno reagito i diversi mercati alle tensioni tra Israele e Iran, dal prezzo delle materie prime, ai mercati azionari fino al settore assicurativo.
Petrolio e gas naturale
L’escalation delle tensioni ha provocato un aumento significativo dei prezzi del petrolio. Il Brent ha registrato un incremento del 7% il 13 giugno, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi mesi in area 77$, ad oggi con un leggero ritracciamento in area 73$. Si teme che un conflitto prolungato possa compromettere la produzione e il trasporto di greggio, con potenziali interruzioni nello Stretto di Hormuz, attraverso il quale transita circa il 20% del petrolio mondiale.
Mercati e valute
I mercati azionari hanno mostrato segnali di nervosismo. Wall Street ha registrato una perdita di 600 punti nei futures del Dow Jones, mentre le azioni di compagnie aeree internazionali come Lufthansa, Air France, KLM ed EasyJet hanno subito cali tra il 3% e il 5%, a causa della sospensione dei voli sopra Israele, Iran, Iraq e Giordania.
Sul fronte valutario, il dollaro statunitense si è rafforzato ma il cambio rimane ancora a nostro favore per un eventuale conversione valutaria, mentre il bitcoin ha visto una flessione, scendendo a circa 103.000 dollari. L’oro, tradizionale bene rifugio, ha registrato un aumento di oltre l’1% durante la notizia dell’inizio del conflitto e, ad oggi (ndr. il giorno 18/06), rimane ancora sui livelli di massimo storico.
Settore assicurativo
Le compagnie assicurative stanno affrontando sfide significative. S&P ha avvertito che un conflitto su larga scala potrebbe influenzare negativamente le prospettive di crescita e gli utili degli assicuratori regionali, in particolare quelli con esposizioni ad alto rischio o con capitalizzazioni più deboli.
Reazioni internazionali AL conflitto
Stati Uniti
Il presidente Donald Trump ha chiesto una de-escalation immediata, pur lasciando aperta la possibilità di un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto (ndr. come annunciato in data 18/06). Secondo alcune fonti, Washington sarebbe stata informata degli attacchi israeliani e avrebbe fornito supporto difensivo a Tel Aviv.
Europa
L’Europa si trova in una posizione delicata. Un conflitto prolungato potrebbe avere ripercussioni sul commercio, sulla sicurezza interna e sulla pressione migratoria alle frontiere. Tuttavia, al momento, le risposte europee sono state limitate, con molti governi che monitorano attentamente la situazione senza interventi diretti.
Prospettive future e consigli su come proteggere il portafoglio
Un conflitto prolungato potrebbe avere effetti devastanti sull’economia globale, con potenziali aumenti dell’inflazione, rallentamenti della crescita economica e ulteriori turbolenze nei mercati finanziari.
Per questo motivo, per chi, come me, lavora con portafogli azionari, l’invito è quello di valutare i seguenti asset:
- Acquistare/ mantenere l’oro all’interno del portafoglio (personalmente opero utilizzando il relativo ETF europeo IGLN.
- Prediligere gli asset obbligazionari, meglio se a breve termine, per stabilizzare il portafoglio.
- Valutare delle coperture utilizzando opzioni sull’indice della volatilità (VIX).
Nel consueto appuntamento del giovedì di live trading dell’Investing Club andremo ad agire all’interno del nostro portafoglio per affrontare l’attuale situazione carica di incertezza.
Autore: Paolo Zambarbieri