ETF difesa: negli ultimi anni il settore della difesa è tornato al centro della scena economica e geopolitica, in questo articolo vediamo come investire su questo settore tramite gli ETF.
La crescente instabilità internazionale, il riarmo europeo e la spinta verso nuove tecnologie di sicurezza hanno trasformato questo comparto in una delle aree più dinamiche dei mercati finanziari.
Tra gli strumenti più interessanti per cogliere questa tendenza, spicca il VanEck Defense ETF (DFNS), oggi tra i fondi tematici più discussi e performanti.
Cos’è e com’è composto l’ETF difesa DFNS di VanEck
Il VanEck Defense ETF è un fondo tematico quotato in Borsa che consente agli investitori di ottenere un’esposizione diretta e diversificata al settore della difesa e della sicurezza globale.
A differenza dei fondi tradizionali, un ETF replica un indice di riferimento e viene scambiato come un’azione, con costi contenuti e massima trasparenza. Qui trovi la nostra guida per investire in ETF.
Il fondo investe in aziende che operano in comparti come: aerospazio e tecnologia militare, sistemi di difesa e armamenti, cybersecurity e sicurezza digitale, satelliti e infrastrutture critiche.
VanEck, una delle società pioniere negli ETF tematici, ha lanciato l’ETF DFNS nel 2023, intercettando una domanda crescente da parte di investitori alla ricerca di strumenti collegati al trend della sicurezza nazionale e tecnologica.
L’ETF replica un indice di società attive nei settori difesa, sicurezza e tecnologia militare, includendo sia aziende americane che europee.
Alcuni dei principali titoli in portafoglio includono:

Questo ETF esclude le società coinvolte nella produzione di armi controverse (come nucleari o mine antiuomo), un aspetto importante per gli investitori.
Perché cresce l’interesse per gli ETF difesa
Nell’attuale clima geopolitica, il settore della difesa suscita sempre più interessa da parte degli investitori. Vediamo perché:
1. Spesa militare in aumento: secondo gli ultimi dati pubblicati da SIPRI, la spesa globale per la difesa nel 2024 ha superato i 2,7 trilioni di dollari, con una crescita del 9,4% su base annua. L’Europa, in particolare, ha intensificato gli investimenti per modernizzare le proprie forze armate e rafforzare le capacità di deterrenza.
2. Performance di settore: gli ETF legati alla difesa sono tra i migliori performer del 2025. L’ETF DFNS, in particolare, ha raggiunto oltre 7,5 miliardi di dollari di asset gestiti e un rendimento da inizio anno tra i più alti del comparto tematico, sostenuto dai rialzi di colossi come Lockheed Martin, Leonardo, Northrop Grumman.
3. Accesso semplificato a un tema globale: grazie alla quotazione sulle principali borse europee (inclusa Borsa Italiana), l’ETF DFNS consente anche agli investitori retail di accedere al settore della difesa con costi contenuti e senza dover selezionare singole azioni del settore.
ETF DIFESA: Analisi di DFEN

Tecnicamente, l’ETF DFEN mostra un andamento rialzista molto pronunciato, con un trend positivo iniziato nei primi mesi del 2024 e tuttora in atto. Dopo un ritracciamento di circa –11%, avvenuto in seguito all’annuncio del cessate il fuoco a Gaza, il fondo sembra mantenersi al di sopra del supporto in area 50$, segnale che questo ETF potrebbe potenzialmente riprendere la corsa verso nuovi massimi storici.
Ma, a tutti gli effetti, quali sono le opportunità e i rischi legati all’investimento in questo ETF?
Opportunità ETF DIFESA
Tra le opportunità possiamo considerare le seguenti:
- Trend strutturale: il riarmo e la transizione verso la difesa tecnologica (droni, cybersecurity, intelligenza artificiale) rappresentano un tema di lungo periodo.
- Diversificazione: il DFNS offre un’esposizione globale e bilanciata a un settore che in passato era difficile replicare in modo efficiente.
- Copertura geopolitica: può fungere da hedge parziale in scenari di tensione internazionale o instabilità politica.
RISCHI ETF DIFESA
Tra i rischi legati ad un’eventuale investimento nell’ETF, teniamo in considerazione:
- Volatilità: il settore è ciclico e fortemente legato alle decisioni dei governi e agli eventi geopolitici.
- Aspetti etici: investire nella difesa può generare dubbi morali, soprattutto per chi segue strategie sostenibili. Per alcuni investitori non sarà sufficiente che vengano esclusi titoli legati alla produzione di armi controverse.
- Possibile sopravvalutazione: la forte domanda di ETF difesa ha spinto in alto i prezzi di molte società del comparto.
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Autore: Paolo Zambarbieri

